Molti istituti di credito negli ultimi anni propongono due tipi di servizi che si discostano sostanzialmente dai conti correnti tradizionali, sempre meno remunerati e con spese che rischiano di erodere anche quel minimo livello di interesse: si tratta dei conti correnti a zero spese e dei conti deposito. Prodotti nati dall’esigenza di contenere le spese di gestione da un lato e dall’altro di ripagare adeguatamente il capitale .
I conti corrente a zero spese sono, come si diceva, di recente introduzione e nascono con l’affermarsi di internet e dell’home banking, offrono la possibilità di operare sul conto da casa. Questi conti hanno aperto le porte a prodotti che propongono gratuitamente tutte le transazioni in remoto, lasciando a pagamento solo quelle svolte in filiale.
Alcuni di questi conti hanno un costo mensile di alcuni euro (1 o 2) che spesso viene abbattuto in virtù di determinati requisiti di giacenza o movimentazione, quali ad esempio l’accredito dello stipendio, oppure di determinate promozioni, si pensi ad esempio ai conti dedicati a giovani o studenti.
A fronte di questo esiguo canone mensile, quando presente, i servizi offerti sono parecchi:
bonifici online gratuiti, mentre come si è detto quelli in filiale sono a pagamento
prelievi di contante gratuiti talvolta presso altri istituti anche in Europa
Talvolta, come nel caso del Conto Corrente Arancio di ING Direct, l’istituto di credito si accolla anche l’imposta di bollo, rendendo in questo modo il prodotto ancora più conveniente.
In abbinamento con un conto corrente a zero spese, utile ed economico per la gestione ‘di cassa’ ordinaria, molte banche propongono un conto deposito remunerato: si tratta di conti ove vincolare i risparmi, piccole o grosse cifre che siano, che garantiscono un tasso di interesse appetibile, che può arrivare anche al 5% a fronte di un investimento a bassissimo rischio.
Tali conti sono tutelati fino a 100.000 euro dai sistemi di garanzia come il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, o ancora il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, e godono di un abbassamento al 20% dell’imposizione fiscale.
A rendere questo tipo di prodotto particolarmente apprezzato è anche il fatto di poter svincolare l’investimento abbastanza facilmente, molti di questi conti sono infatti predisposti per gestire la possibilità che la somma impegnata venga resa disponibile prima della scadenza: in alcuni casi questo comporterà la perdita di interessi, in altri casi il pagamento di una penale, in altri casi ancora il capitale tornerà ad essere remunerato con un interesse più basso.
Risulta chiaro quindi che l’abbinamento di questi due prodotti, conto corrente per la gestione e conto deposito per il risparmio, costituisce un’ottima combinazione per tutti coloro i quali desiderano neutralizzare tutti i principali difetti dei prodotti bancari tradizionali mantenendo un alto livello di sicurezza per i propri risparmi.