A causa della crisi economica sempre più persone si domandano se, per tutelare i propri risparmi, sia conveniente aprire un conto corrente presso una banca estera, vediamo quali sono i fattori da considerare in questi casi.
Innanzitutto occorre premettere che l’apertura di un conto corrente all’estero è una pratica assolutamente legale che può e deve essere correttamente denunciata al Fisco Italiano per essere in regola con la normativa vigente nel nostro Paese.
I motivi per i quali si può decidere di aprire un conto fuori Italia possono essere i più disparati: ad esempio può convenire se la propria attività ha sede, in tutto o in parte, presso un paese straniero, oppure si può voler far espatriare capitali per timore di un prelievo forzoso sui conti correnti, cosa già capitata a Cipro e, in Italia qualche decennio fa.
Un’altra paura che potrebbe motivare questa scelta potrebbe essere quella relativa ad una eventuale suddivisione dell’area Euro in 2 sottozone, in tal caso sarebbe conveniente, ad esempio, depositare del denaro in Germania, oppure si può temere la minaccia di un crollo della moneta unica, cosa che dovrebbe spingere a mettere in salvo capitali fuori dall’area Euro, ad esempio in Svizzera.
Un altro motivo potrebbe essere di natura meramente economica, in alcuni paesi infatti i tassi di interessi che remunerano alcuni conti deposito sono decisamente appetibili.
Per quanto riguarda le modalità di apertura del conto, molti istituti di credito danno la possibilità di farlo direttamente online, altri via posta, anche se non mancano banche, molte delle quali Svizzere che richiedono che il tutto venga fatto di persona, in questo caso verrà chiesta al futuro cliente anche la provenienza dei fondi che si intende depositare.
Nel caso della Svizzera, la procedura può essere svolta da intermediari che si faranno lautamente pagare la prestazione. Se decidete di procedere all’apertura via internet probabilmente l’Istituto vi attiverà un conto provvisorio, per rendere definitivo il quale dovrete effettuare un primo deposito.
Prima di aprire un conto estero occorre poi considerare la tassazione del paese dove si andranno a depositare i fondi, in particolare occore valutare se non risulti poi più onerosa rispetto al 20% di imposizione fiscale vigente in Italia sugli interessi.
Altra cosa del paese di riferimento su cui conviene buttare uno sguardo è la normativa in materia di credito, sarà sufficiente collegarsi al sito della massima autorità bancaria del paese per trovare i riferimenti di legge relativi e non incorrere in spiacevoli sorprese.