I Prestiti Bancari sono una cessione di denaro vincolata alla restituzione della somma concessa in forma maggiorata. Questa semplice definizione dovrebbe immediatamente aiutarci a comprendere che la particolarità di un prestito non sta tanto nella sua concessione quanto nelle forme di calcolo che ne determinano la somma da restituire. L’istituto che, per definizione, concede prestiti, è quello bancario che, naturalmente, non è un ente benefico ma ha, tra i suoi scopi, quello di fare utili. E l’utile bancario è largamente determinato dall’istituto del prestito che ne caratterizza gran parte delle attività.
Risulta essere importante, in primo luogo, sapere che un prestito bancario è costituito da sei elementi fondamentali: il capitale; il tasso annuo nominale (TAN); il tasso annuo effettivo globale (TAEG); la durata del finanziamento; la frequenza dei rimborsi e la durata.
L’erogazione di un prestito è vincolata a una serie di controlli preliminari atti a determinare la situazione economica e professionale del richiedente. Questo, naturalmente perchè la banca ha come primario interesse quello di essere garantita sulla solvibilità del soggetto che richiede il prestito. Il prestito può essere richiesto per diversi scopi: per acquistare beni di consumo (automobili; elettrodomestici; arredamento, ecc…); per ristrutturare una casa o un locale; per risolvere una condizione finanziaria problematica o, in ultimo, per avere disponibilità di liquidi (in questo particolare caso si parla espressamente di prestiti di liquidità).
Qualora le garanzie che si offrono risultino sufficienti il prestito risulterà finalizzato o non finalizzato, in base al fatto che verrà, appunto, concesso per finalità dichiarate o solo per acquisire una liquidità maggiore.
Per Prestito Bancario, dunque, intendiamo l’acquisizione di una somma in seguito ad una esplicita richiesta di un cliente ad un istituto bancario. Naturalmente questo finanziamento – concesso da parte di banche ed istituti di credito in generale per un lasso di tempo ben determinato e definitivo a fronte di una restituzione della somma prestata con i relativi interessi che devono essere chiaramente esplicitati in fase di contratto – risponderà ai criteri che abiamo accennato in apertura e che ne determineranno il genere di vantaggio per chi lo sottoscrive. Ad esempio, è utile chiedersi quali sono e come vengono determinati i tassi di interesse che dipendono in larga misura dal mercato finanziario ma anche dai vincoli normativi che garantiscono il cittadino dai rischi di usura. Il prestito, infatti, ha lo scopo di garantire margini di utilità per la banca ma anche il necessario servizio al cittadino e alle imprese che gli istituti finanziari devono garantire.
Per vedere soddisfatta la sua richiesta di concessione di questo finanziamento, il candidato deve essere in possesso di determinati requisiti per dare agli istituti di credito quelle che sono le garanzie minime di restituzione del credito fornito. Tale solvibilità è maggiormente dimostrata se risulta una situazione lavorativa stabile; una condotta finanziaria soddisfacente e il non essere presente nella black list dei cattivi pagatori.
Date queste premesse si comprende che il finanziamento bancario difficilmento viene concesso a piccole e medie imprese che non risultino in grado, attraverso il loro fatturato annuo, di soddisfare la somma del debito richiesto nè a quei cittadini che hanno una precaria posizione lavorativa o un conclamato passato da cattivi pagatori. Naturalmente a queste vanno ad aggiungersi le possibili garanzie immobiliari. Chi, infatti, possiede una casa o un immobile commerciale può annoverarlo tra le proprie garanzie. In quel caso viene accesa un’ipoteca sull’immobile a garanzia della restituzione del prestito.
Risulta così ovvio che per il richiedente le possibilità di successo di vedersi attribuire un prestito è vincolata dalla qualità delle garanzie che è in grado di offrire alla banca in misura maggire del debito che andrà a sottoscrivere. Infatti, se le garanzie sono limitate ed appena sufficienti i tassi tendono a salire vertiginosamente fino a raggiungere quote proibitive, soprattutto per importi di entità bassa. Come si è detto in apertura i tassi vivono una variabilità determinata da molti fattori e a quelli di mercato vanno ad aggiungersi le condizioni personali di coloro che fanno richiesta di prestito.
E’ importante sapere che, in Italia, la disciplina dei prestiti personali al consumo prevede importi che non superino i circa 40.000 euro. Questo per quel che riguarda il credito al consumo ma, nel caso di finalizzazioni differenti cambiano, ovviamente, anche le somme. Ad esempio, i prestiti pensati per le giovani coppie, per finanziarie mutui o piccoli investimenti familiari, vengono invece concessi per somme molto più rilevanti e la restituzione spalmata in tempi molto più lunghi.