Risulta essere uno dei dilemmi per gli investitori italiani: è meglio investire in Borsa o investire sul mattone? Cerchiamo di capire cosa potrebbe accadere nel futuro di entrambi i comparti, partendo da un riassunto di quanto è convenuto, negli ultimi tempi, impiegare i propri risparmi sui titoli azionari di Piazza Affari o, in alternativa, sulle mura domestiche o non abitative.
Il rendimento degli ultimi 20 anni. Partiamo da un’analisi di quanto accaduto negli ultimi 20 anni. Il rendimento medio dei Btp è stato certamente il migliore, grazie a un tasso di ritorno pari al 275,1%, davanti alle azioni italiane (211,8%) e agli immobili (174,50%). Più deludente, ma pur sempre il doppio dell’inflazione (66,90%) il rendimento di fondi comuni (133,10%) e Bot (143,10%).
Il rendimento degli ultimi 15 anni. Accorciamo la nostra forbice temporale di 5 anni. Contrariamente a quanto avvenuto nella prima analisi, prendendo in rilevazione gli ultimi tre lustri l’investimento più conveniente sarebbe quello sugli immobili, con un tasso di ritorno del 144,70%, davanti alle azioni italiane (112,50%), al Btp (101,70%). Sopra l’inflazione (37,20%) il rendimento di fondi comuni (44%) e Bot (56,30%).
Il rendimento degli ultimi 10 anni. Andiamo ancora ad accorciare la forbice temporale di 5 anni, esaminando il tasso di ritorno degli investimenti negli ultimi 10 anni. Anche in questa ipotesi l’investimento più conveniente è quello sugli immobili, con un rendimento del 78,90%. Sopra l’inflazione (23,20%) anche il rendimento di Btp (47,89%) e Bot (26,83%), sotto quello dei fondi comuni (13,89%). Negativo il rendimento delle azioni italiane (- 10,62%).
Il rendimento degli ultimi 5 anni. Infine, esaminiamo il rendimento sul breve medio termine. In questa ipotesi, il tasso di ritorno più elevato è stato pari al 19,30% per i Btp, seguiti dal 13,40% dei Bot. Sotto l’inflazione (12%) gli immobili (7,10%), e i fondi comuni (5%). Negativo l’andamento delle azioni italiane (- 45,80%).
E adesso che fare? Calcolato quale è stato l’investimento più conveniente negli ultimi tempi, rimane da comprendere cosa fare dei propri risparmi nel prossimo futuro. I principali allarmi sono relativi al prosieguo dell’incertezza economica nazionale e, in maniera più specifica, ai possibili effetti legati alla reintroduzione della tassa sugli immobili.
E’ probabile che tutto dipenderà dall’orizzonte temporale prescelto. Chi vuole metter da parte i propri risparmi per 10 anni, probabilmente potrà alternare la propria scelta tra Btp e immobili, sebbene anche il comparto azionario è previsto in risalita nel medio lungo termine.
L’ideale, anche in questa ipotesi, è quello di bilanciare i propri investimenti suddividendoli tra i vari comparti esaminati, e lasciando una quota di breve termine facilmente liquidabili e spendibili senza intaccare il capitale versato.